Spesso può capitarci, assistendo a comportamenti inusuali, di chiederci se il nostro gatto ha la febbre alta o sta male. Per noi umani è semplice riconoscerla conoscendo i sintomi e gli effetti che può provocare sul nostro corpo e le temperature che possono segnalarcelo. Ma riconoscerla in un gatto è ben altra cosa. Non basta un semplice tocco sulla fronte o controllare se il nasino è secco e caldo. In questo articolo ti spiegheremo i migliori metodi per riconoscere se il nostro gatto è malato ed ha la febbre, come comportarsi e quando agire tempestivamente per poter aiutare il nostro amico a quattro zampe a riprendersi con cure specifiche.

Come capire se il gatto sta male?

Innanzi tutto bisogna cercare di capire se il micio sta male. Per fare ciò bisogna analizzare i suoi comportamenti e notare se vi è qualche cambiamento.

  1. Il suo comportamento è diverso.
    Per esempio, se il nostro gatto normalmente è giocoso, vivace e cerca spesso la nostra compagnia e notiamo invece comportamenti opposti quali la ricerca della solitudine in luoghi riparati nei quali va a nascondersi per rimanervi in totale apatia allora dovremmo iniziare ad allarmarci. Se invece il vostro è un micio riservato che ama stare in posti tranquilli come sotto al letto o sotto al tavolo, se ha la febbre in alcuni casi, può nascondersi in luoghi in cui avrà difficoltà ad uscire senza aiuto, e non vorrà interagire né con altri animali né con le persone. In un caso del genere è opportuno avvicinarsi con calma senza agitarlo o disturbarlo e cercare di controllarlo nei metodi che vi spiegheremo in seguito.
  1. Ha meno vitalità. 
    I felini passano molte ore a dormire, e questa non è una novità. Soprattutto di notte, però, si svegliano per giocare, per mangiare, per girare per la casa, etc.
    Quando un gatto ha la febbre sarà abbattuto, senza forze e apatico. Fate una prova mostrandogli un oggetto che normalmente richiama la sua attenzione. La sua palla preferita, per esempio. Se non compie uno sforzo per acchiapparla o alza la testa in stato di allerta, potrebbe essere malato.
  2. Non mangia più. 
    Un altro campanello d'allarme è l'inappetenza. Se notiamo che il nostro micio ha lasciato tutta la ciotola di cibo intatta dopo ore di digiuno è possibile che stia male. Per esserne sicuri provate a offrirgli il suo snack preferito. Se lo rifiuterà nonostante il digiuno non è uno sciopero della fame, molto probabilmente sta male! 
  3. Non beve più.
    Controllate quanta acqua ha bevuto. Se ne ha bevuta molto meno rispetto alla norma o non ne ha bevuta proprio è di nuovo un segnale di malattia. E’ inoltre molto importante idratarlo continuamente, soprattutto se ha la febbre. Fate il possibile affinché ingerisca un po’ d’acqua.
  4. Diventa aggressivo immotivatamente. 
    Un altro dei segnali che indicano che il vostro gatto ha qualcosa che non va, soprattutto se in genere è affettuoso e giocherellone è una aggressività ingiustificata ed inusuale. 
    L’aggressività è il modo che ha un animale per difendersi, e quando sta male pensa che tutti lo attacchino. Per questo, potrebbe provare a mordervi o a graffiarvi, a miagolare o a rizzare il pelo. Eviterà qualsiasi contatto con voi.
  5. Emette versi insoliti.
    I gatti sono molto rumorosi e sono soliti a comunicare tramite innumerevoli suoni diversi per esprimersi al meglio. 
    Alcuni diventano totalmente silenziosi e calmi quando hanno la febbre, però altri passano ore a miagolare forte. E’ quindi importante analizzare i loro comportamenti paragonandoli ai loro soliti modi di comunicare.
    In entrambi i casi è comunque un segnale di allerta per i padroni.
  6. Non si pulisce più.
    Un altro dei segnali evidenti di febbre o di qualche altro disturbo. Quando l’animale smette di pulirsi, un qualcosa di fondamentale ed istintivo nei felini, significa che non sta bene. Se non si lecca il pelo come al solito, c’è qualcosa che non va.
  7. Vomita o ha la diarrea.
    Molte malattie feline che provocano la febbre possono causare anche vomito o diarrea.
    Controllate la sua lettiera, i dintorni della sua cuccia e angoli nascosti della vostra casa per trovare questi resti. Potrebbe anche non coprire più i suoi bisogni con la sabbia come al solito. 
  8. Starnutisce, ha la rinorrea, congiuntivite in alcuni casi, ulcere orali o tosse, a seconda della causa specifica. Se il gatto manifesta uno qualsiasi di questi sintomi, è necessario isolarlo dagli altri gatti e fissare il prima possibile un appuntamento dal veterinario.

Febbre del gatto: come misurarla?

Innanzitutto è importante sapere che la normale temperatura corporea di un gatto è diversa da quella di noi umani. Infatti la sua normale temperatura corporea va dai 38 ai 39 gradi. Qualora la temperatura superi i 39° si può dire che il micio sia in stato febbrile ed è una risposta dell’organismo ad un’eventuale infezione o infiammazione.

Detto ciò, l’unico modo valido per provare la febbre al gatto è la misurazione della temperatura corporea usando un termometro rettale digitale.
Per misurare la temperatura rettale al gatto è bene usare un termometro non di vetro perché il gatto si potrebbe agitare con il rischio di frantumare il termometro. Si consiglia di utilizzare i termometri a rilevazione rapida così che l’operazione possa concludersi al massimo nel giro di due o tre minuti, meglio se digitali. Il veterinario di fiducia saprà consigliare quale termometro comprare.

Una volta procurato e disinfettato un termometro rettale digitale ecco come procedere:

  • Per maggior tranquillità si consiglia di procedere alla misurazione delle febbre in due. Tre mani tengono fermo il micio tenendolo per il corpo e le zampe, mentre la quarta mano può provvedere ad inserire delicatamente il termometro nello sfintere del gatto.
  • Durante l’operazione il gatto può restare in posizione eretta oppure sdraiata, dipende da come il gatto è stato abituato. Per questa ragione si consiglia le prime volte di osservare bene come il veterinario agisce individuando la posizione più idonea.
  • Prima di introdurre il termometro nel retto è bene lubrificarlo con un po’ di olio di vaselina per rendere l’operazione più fluida prima di averlo ovviamente disinfettato.
  • L’introduzione deve avvenire a mano ben ferma ma con un movimento delicato, mai brusco. Si sentirà una certa resistenza perché lo sfintere del gatto è rigido, ma non ci si deve arrendere. Continuare quindi con l’inserimento ruotando il termometro fino a una profondità di circa due o tre centimetri.
  • Il termometro va tenuto per pochi minuti, anche perché di più non sarebbe possibile! Una volta estratto va sempre disinfettato prima di riporlo.
  • Al termine dell’operazione si può premiare il gatto con uno snack.


Il gatto ha la febbre: cosa fare?

Benché di solito i sintomi regrediscano spontaneamente, come nel caso del raffreddore o dell'influenza negli esseri umani, il veterinario prescriverà comunque una cura per il tuo gatto, a seconda delle sue esigenze. Ad esempio, potrebbe prescrivere degli antibiotici per prevenire l'insorgere di un'infezione secondaria. Inoltre, ti fornirà indicazioni utili per gestire al meglio la malattia del tuo gatto nel breve e nel lungo termine, spiegandoti, ad esempio, quali misure igieniche adottare, incluse la pulizia e la disinfezione dell'ambiente domestico.

Accanto alle indicazioni del medico però noi padroni possiamo mettere in atto degli accorgimenti per aiutare il nostro felino domestico a rimettersi il più velocemente possibile. Si può aiutare il micio arricchendo la sua cuccia con oggetti a cui l’animale è legato affettivamente (come i suoi giochi preferiti) e vecchie coperte di lana in modo da tenerlo al caldo, se necessario utilizzate una boule con acqua tiepida. È importante inoltre cambiare spesso l’acqua della ciotola in modo che possa idratarsi al meglio o cercare di fargli leccare del ghiaccio se rifiuta di assumere acqua allo stato liquido. Se il vostro gatto lo gradisce, aggiungete una ciotola con latte sempre fresco e a temperatura ambiente. Controllate gli occhi, il naso e la respirazione. Cercate in ogni caso di non innervosire il gatto. Per farlo respirare meglio potete passare sul naso una punta di mentolo. Umidificare l' aria dell' ambiente in cui soggiorna l' animale. Date la preferenza a cibi ricchi di proteine e se c' é bisogno aggiungete dello yogurt che piace molto ai mici. Per evitare che le difese immunitarie decadino rapidamente aggravandone le già precarie condizioni di salute è opportuno alimentarlo con regolarità, magari preparando pappe particolarmente gustose o offrendogli i bocconcini in scatola più graditi o le crocchette a cui nessun gatto sa resistere. Un modo affettuoso e furbo per farlo mangiare è quello di appoggiare sulle mani pezzetti di cibo. I gatti adorano essere viziati dal padrone.
Infine se non respira sarà necessario ricorrere a decongestionanti in aerosol e in pomata. Se in casa c' è un altro gatto separatelo da quello malato. Non esponete mai il gatto a sbalzi di temperatura o al vento.

I felini che contraggono l’influenza del gatto e che periodicamente presentino il ritorno di questa patologia sono probabilmente dei gatti portatori. Circa l’80% dei mici che sono apparentemente guariti rimangono invece portatori. In questi casi il felino alterna periodi di latenza in cui non presenta sintomi di influenza del gatto, a fasi di riacutizzazione della malattia, in cui invece tornano i segnali. La patologia può nuovamente manifestarsi anche al minimo stress: basta infatti che il micio entri in contatto con un suo simile che è malato, piuttosto che si trovi in fase di accoppiamento o parto, e l’influenza può tornare a farsi sentire.

COME FARGLI L' AREOSOL 

Spesso il gatto con l' influenza può aver bisogno dell' aerosol, ma non tentate neppure di ricorrere alla classica tecnica. Il gatto anche il più tranquillo non starà mai fermo. Allora siate astuti.
Coccolatelo, fatelo giocare, carezzatelo. Quindi fatelo entrare magari attirandolo con un gustoso bocconcino nel suo trasportino e chiudetelo dentro. Coprite la gabbietta con un panno pesante e fate penetrare attraverso il contenitore il tubo che eroga l' aerosol.
Inizia così l' inalazione che il nostro micetto sarà volente o no costretto a respirare. Se il gatto rifiuta i cibi solidi, provate con poco cibo liquido alla volta che gli somministrerete con un cucchiaino. Se l' operazione si complica allora usate una siringa (senza ago!) appoggiata lateralmente alla bocca. Per tutti questi interventi è necessaria una buona dose di carezze e tanta calma e dolcezza. Se il gatto è inappetente possiamo cercare di stuzzicare il suo appetito con omogeneizzati o scatolette. 

IMPORTANTISSIMO! Non somministrare farmaci se non prescritti dal veterinario. Le cure fai da te possono aggravare la situazione ed essere in alcuni casi letali.

Ricordiamo che non si può curare la febbre del gatto somministrando antipiretici ad uso umano come ad esempio la tachipirina perché si possono verificare reazioni avverse: in generale si sconsiglia il fai da te. La prima cosa da fare è consultare il veterinario che potrà trovare una cura adeguata a seguito di una diagnosi corretta.

Prevenzione

Le vaccinazioni e un'igiene adeguata rappresentano le misure di prevenzione migliori. Sottoporre il gatto alle vaccinazioni di routine fin dalla tenera età consente di rafforzarne le difese immunitarie contro le infezioni. Tuttavia, se il gatto è già portatore di un determinato ceppo virale o ha un'infezione in corso, la vaccinazione potrebbe non essere molto efficace. 

L'infezione si trasmette mediante contatto diretto con altri gatti malati e infetti o con gatti che sono portatori asintomatici del virus. Purtroppo, a causa della natura stessa dell’influenza felina, una volta contagiati i gatti potrebbero diventare portatori, ossia potrebbero trasmettere le particelle virali (oppure, più raramente, i batteri) e diffondere l'infezione pur non mostrando alcun sintomo clinico. Non si sa ancora per quanto tempo l'animale domestico rimanga portatore della malattia, potrebbe trattarsi di settimane come di anni.

L'infezione si trasmette anche mediante il contatto con oggetti infetti, ad es. le mani, se non vengono lavate accuratamente, o le scarpe sporche. L'igiene è dunque fondamentale per prevenire la diffusione della malattia del gatto.

Altre importanti misure preventive a supporto del sistema immunitario del gatto, estremamente utili per ridurre il rischio di contrarre malattie, sono la gestione dello stress, la somministrazione delle cure necessarie per mantenerlo in buona salute e un'alimentazione completa e bilanciata.

Ora che ti abbiamo fornito tutte le accortezze per curare il vostro amato micio siamo sicuri che riuscirai a fargli passare la febbre in fretta! 

Di seguito i migliori termometri per misurare la febbre al vostro micio anche in casa!

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  • Veloce e preciso, misura la temperatura corporea per animali di qualsiasi taglia. Adatto per cavalli, cani, gatti e pollame
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